La storia dell'Istituto delle Piccole Ancelle di Cristo Re

L'Istituto delle Piccole Ancelle di Cristo Re ebbe i primi inizi ad Afragola (NA) nell'anno 1932 dal fervore religioso di padre Sosio Del Prete e di suor Antonietta Giugliano. La congregazione, che «intende sviluppare in tutte le Religiose la coscienza della dignità e della missione regale del popolo di Dio, e consacrare la propria attività alla diffusione del Regno di Cristo nel mondo», «considera suo fine principale l'azione apostolica e caritativa fra gli Anziani, gli infermi, i poveri, come pure l'educazione e l'istruzione dell'infanzia e della gioventù».

Per volontà dei venerati Fondatori, la spiritualità delle Piccole Ancelle di Cristo Re è cristocentrico-francescana. L'Istituto fu aggregato all'Ordine dei Frati Minori il 13 febbraio 1947.

L'Istituto ebbe riconoscimento di diritto diocesano con decreto dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Alessio Ascalesi, in data 17 settembre 1951, e di diritto pontificio dalla Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari il 27 aprile 1972. Ai fini civilistici ottenne la personalità giuridica con D.P.R. n. 33 del 12 gennaio 1958.

Dopo la morte del Fondatore, che seppe scorgere nella cura e nell'educazione dei figli del popolo un urgente e fecondo terreno di azione delle Piccole Ancelle di Cristo Re, suor Antonietta Giugliano, grazie anche al consiglio di laici, che ne condividevano nelle forme peculiari del proprio stato di vita gli ideali apostolici e spirituali, individuò nella formazione professionale un terreno di grande sviluppo e significato. Con la guida intelligente e propositiva del professore Renato Tuccillo, sorse dapprima una Scuola Marittima per la preparazione dei giovani all'attività di mare, frequentata da alunni interni ed esterni. Seguirono, poi, in ordine graduale e lungo il corso del tempo, ben otto centri di formazione professionale, nel settore dell'industria, dell'artigianato e del commercio, collocati nelle sedi di Portici Bellavista, Napoli Piazza Bellini, Frattamaggiore, Torre Annunziata, Afragola, S. Giuseppe Vesuviano e Brusciano.

Sempre grazie alle intuizioni del professore Tuccillo e alla collaborazione dell'onorevole D'Ambrosio, oltre al piano della formazione professionale e ad un'apprezzatissima attività scolastica, le Piccole Ancelle di Cristo Re realizzarono la scuola per vigilatrici d'infanzia, che consentì l'immediata immissione lavorativa delle proprie diplomate, e la scuola di odontotecnica, la prima aperta nel Mezzogiorno.

Tra gli uomini che hanno maggiormente contribuito a sviluppare il carisma dell'Istituto non è possibile non ricordare padre Giacinto Ruggiero (1913-1984) della medesima provincia del Fondatore, che, alla sua morte, cercò di essere vicino alle suore e di offrire loro aiuti e suggerimenti. Con il permesso dei superiori, padre Giacinto fu presente nella congregazione in maniera stabile, divenendone assistente spirituale e intensificando e aggiornando, con intelligente e dinamica fedeltà, il carisma originario. A lui si devono, in particolare, le iniziative culturali dell'Istituto: tra le altre, la fondazione del Centro Studi "Marànathà" di Portici con le annesse biblioteca, dotata di circa 80.000 volumi, ed emeroteca; la pubblicazione della rivista Koinonia; la Lectura Patrum Neapolitana.

Nel 1955, monsignor Adolfo Binni, vescovo di Nola, chiese che le Piccole Ancelle di Cristo Re si facessero carico della costruzione di una nuova chiesa nella contrada "Gesuiti" di Boscoreale, dove esisteva la cosiddetta Cappelluzza, dedicata alla Vergine Liberatrice dai Flagelli: egli riteneva che la Vergine volesse lì un santuario a lei dedicato. Suor Antonietta Giugliano, per il suo intenso amore alla Madonna e per corrispondere prontamente alla richiesta dell'autorità ecclesiastica, nonostante le chiare difficoltà dell'impresa, si dedicò alla costruzione della nuova chiesa, che oggi costituisce un santuario molto frequentato da devoti dell'intera regione. Le suore svolsero opera pastorale di accompagnamento al rettore del nuovo santuario e poi ai parroci, quand'esso divenne anche parrocchia. La devozione alla Madonna Liberatrice dai Flagelli costituisce un cardine della spiritualità propria dell'Istituto.

Alla morte della Fondatrice, prese in mano le redini della giovane famiglia religiosa madre Franceschina, il nome da religiosa di Raffaelina Tuccillo. In devota e intelligente fedeltà allo spirito dei Fondatori, fu eletta superiora generale e guidò l'Istituto fino al 1991: un trentennio di governo, che la rende una pietra miliare nella storia della congregazione e non può che suscitare infiniti sentimenti di gratitudine, di affetto e di riconoscenza.

Nel 1969 le Piccole Ancelle di Cristo Re accolsero la volontà testamentaria di Madre Flora De Santis, apostola instancabile e insonne della diffusione del culto al Volto Santo. Dopo aver espresso un testamento a favore della Chiesa di Napoli, indicò in alternativa come eredi le Piccole Ancelle di Cristo Re, di cui aveva avuto buona conoscenza attraverso padre Giacinto Ruggiero, divenuto suo consigliere e confessore. L'arcivescovo di Napoli, cardinale Corrado Ursi, in considerazione della spiritualità, della capacità educativa e sociale dell'Istituto fondato da padre Sosio e da suor Antonietta Giugliano, volle che esse accettassero l'eredità e si assumessero il compito della diffusione del culto e della edificazione del santuario. L'impegno fu assolto in tempi relativamente brevi. Il 25 febbraio 1990 l'arcivescovo di Napoli, cardinale Michele Giordano, presiedette alla posa della prima pietra: il 10 marzo 1997 benedisse le campane, inaugurando l'apertura ufficiale del tempio. Il Volto Santo è oggi luogo di preghiera, meta di pellegrinaggi con fedeli e devoti provenienti da tutta la regione e oltre.

L'Istituto ha mostrato una sempre viva esigenza di tenersi al passo con i tempi, in fedeltà agli insegnamenti dei Fondatori. Tale esigenza si è espressa in particolare nell'aggiornamento delle Costituzioni Generali, soprattutto in riferimento alle nuove indicazioni emergenti dal Vaticano II. Con la guida di padre Stefano Bianchi prima e di padre Ermenegildo Frascadore poi, le Costituzioni, ora vigenti, ebbero la loro approvazione nel 1988.

Con l'elezione della nuova superiora generale, madre Antonietta Tuccillo, l'Istituto delle Piccole Ancelle di Cristo Re, grazie anche al consiglio di padre Vincenzo Bertolone, ha compiuto le prime scelte di missione ad gentes. In fedeltà creativa e dinamica al carisma fondazionale, le suore si sono dirette innanzitutto in Romania, appena uscita dal regime comunista, scegliendo Piatra-Neamt, nella diocesi di Iasi: presenti dal 1993, attuano un'azione apostolica e caritativa attraverso la scuola d'infanzia e l'assistenza agli ammalati presso le famiglie.

La seconda Casa in Terra di Missione è stata aperta a Cebu nelle Filippine. Nel 1998 l’Istituto acquistò la prima casetta in Manila, nella quale le Suore hanno soggiornato quasi un anno, per studiare l’ambiente e muoversi nelle decisioni più opportune.

Su suggerimento delle autorità religiose locali, successivamente è stato acquistato un immobile in Cebu, un’isola importante delle Filippine, dove si è costituita ufficialmente la Casa religiosa. L’immobile, piuttosto precario, è stato ristrutturato e ampliato.

Nel giugno del 2004 si è aperto il Centro di Accoglienza per Bambine dai 7 ai 14 anni, alle quali oltre la casa, si offre l’opportunità della istruzione e soprattutto tanto, tanto amore di cui hanno un particolare bisogno.

Nel 2008 è stata realizzata una seconda struttura destinata all’accoglienza delle giovani in formazione religiosa. La cerimonia inaugurale è stata celebrata nell’autunno del 2009. La Casa di Cebu è infatti sede della Formazione iniziale delle giovani del luogo. Nei primi anni è stata anche luogo di formazione per le giovani aspiranti alla vita religiosa provenienti dall’India.

Il sogno futuro è realizzare il Progetto “HOME” per dare alle ragazze del “CENTRO” la possibilità di restare con le Suore anche dopo i 14 anni, diversamente da come prevede oggi la legge filippina. In tal modo le ragazze potranno affrontare la vita con maggiore maturità umana e con competenze tecnico-professionali che consentono di accedere al lavoro e garantiscono una autonomia minima e indispensabile. Ci affidiamo a Dio e alla Sua Provvidenza.

Dopo l’esperienza missionaria nelle Filippine l’Istituto si è aperto anche all’ Indonesia. Nel mese di maggio del 1999, Suor Emerenziana Guerra, Suor Tania Botta e una giovane postulante filippina si recarono nell’Isola di Flores per realizzare una prima esperienza nella città di Maumere, accolte e ospitate, inizialmente, da altre Religiose.

Nel 2003, sempre in Maumere, l’Istituto acquistò una piccola casa che accolse sia le suore che le giovani che chiedevano di fare esperienza di preghiera e discernimento vocazionale. Alcune di esse, dopo un accurato cammino, chiesero di essere accolte nella Famiglia religiosa.

Nel 2006, con l’apertura di una casa più ampia e adeguata, l’Istituto finalmente poté dare inizio alla sua opera missionaria a favore dei più deboli. I primi mesi risultarono difficili, ma i sacrifici furono subito compensati dall’arrivo di altre giovani vocazioni, provenienti da Timor, seguite subito dopo da nuovi arrivi. In tal modo, la comunità crebbe e, in breve, la casa non risultò più rispondente alle esigenze della vita religiosa ed apostolica.

Oggi, a Maumere, le Piccole Ancelle di Cristo Re, in un’ampia e luminosa struttura, svolgono attività di accoglienza per studenti. Nel territorio, infatti, sono presenti varie istituzioni scolastiche, anche di livello universitario; pertanto è risultata molto opportuna ed utile questa scelta. Le Suore, oltre alle attività formative e di accoglienza, si dedicano alla catechesi parrocchiale e visitano gli ammalati, ai quali portano l’Eucaristia e il loro fraterno conforto. Il Vescovo ha affidato alla Comunità religiosa la diffusione della devozione a Cristo Re, molto sentita in zona. Sempre a Maumere, in località Woidoko, l’Istituto sta costruendo una nuova struttura destinata a Scuola per l’Infanzia.

Il 1° dicembre 2006, ad Afragola si è celebrata solennemente l'apertura delle Cause di beatificazione e canonizzazione dei Fondatori. L’evento è vissuto con sentimenti di profonda gratitudine dalle Piccole Ancelle di Cristo Re che elevano al Signore, Re del Cielo e della Terra, un inno di gioia per averle chiamate ad esprimere un servizio d'amore nel mondo; avvertono una figliolanza devota verso la Vergine Immacolata, Maria Regina e Liberatrice dei Flagelli e ringraziano per le vocazioni che a loro pervengono anche attraverso i paesi delle missioni e, soprattutto, chiedono perdono al Signore per le inevitabili inadempienze legate ai loro limiti umani.

La loro fede diventa perenne atto di ringraziamento e riconoscenza a Cristo Re, Centro dell'Universo e Signore della vita.

L’attesa della conclusione, come scrive il Postulatore padre Luca De Rosa, delle due inchieste non deve essere, comunque, un tempo morto: occorre pregare, impegnandosi nel diffondere la conoscenza dei due Servi di Dio. è necessario, infatti, riscoprirne ogni giorno le virtù cristiane sulle quali padre Sosio Del Prete e suor Antonietta Giugliano incardinarono con fedeltà quotidiana il loro cammino in risposta alla vocazione ricevuta.

In questo tempo mentre il Tribunale ecclesiastico, con la Commissione storica e i teologi, svolgono il loro lavoro di ricerca, di studio e di valutazione, la vicepostulazione organizza e promuove iniziative che mirano a sottolineare l’attualità e la validità del messaggio dei Fondatori.

Il 13 dicembre 2008, presso il Tempio del Volto Santo, via Ponti Rossi, 54 – Napoli il Cardinale Crescenzio Sepe chiude l’Inchiesta del Servo di Dio padre Sosio Del Prete. Nella Omelia facendo riferimento ai tempi in cui, ha operato Padre Sosio, il Cardinale dice: In realtà, i tempi non sono molto cambiati. Basta girare per le nostre strade per vedere uomini abbandonati, persone senza un tetto, lavoratori sfruttati, ragazzi drogati, giovani violenti … A tutti costoro chi può predicare l’amore di Cristo? Dobbiamo essere noi, loro fratelli e discepoli di Gesù. Noi dobbiamo incarnare l’amore vero di cristo come il Servo di Dio Padre Sosio Del Prete.

Don Nunzio D’Elia, Presidente del Tribunale Ecclesiastico Reg. Campania, nella relazione che descrive l’iter e la conclusione dell’Inchiesta afferma: Con il Servo di Dio Sosio Del Prete ci troviamo davanti a una personalità sempre in cammino per la ricchezza spirituale, che si è purificato nella carità giorno per giorno configurandosi a Cristo povero, casto e obbediente … Spicca in modo particolare un carisma, il dono eccellente della musica sacra, che raffinava sempre più il suo spirito nell’amore all’Eucaristia, a Cristo, alla Vergine con le sue composizioni, ancora oggi eseguite dalla comunità delle suore … La vita del Servo di Dio è stata una manifestazione della carità sociale che partiva da un’esigenza del cuore, dal bisogno di vivere la virtù della carità sacerdotale e francescana ad imitazione di Cristo, servo della carità …

Nell’anno 2011 l’Istituto ha vissuto un momento storico di speciale espansione, in Italia e all’Estero.

Dopo aver effettuato alcuni sopralluoghi, le PACR hanno scelto l’India come nuovo luogo di esperienza missionaria e caritativa. Il 18 marzo 2011 l’Istituto ha inviato nello Stato del Kerala tre religiose di nazionalità indiana, suor Sumitha, suor Bindhu, suor Sheela, accompagnate dalla vicaria generale suor Emerenziana Guerra e da suor Mariagrazia Sorrentino, consigliera generale. Nei primi tempi, a Pavumba, diocesi di Quilon, mentre si costruiva la casa che doveva accogliere le suore e la scuola per i bambini poveri della zona, le Sorelle sono state ospitate dal Vescovo, Ecc. Stanley Roman, presso il Seminario diocesano; successivamente si sono trasferite in una abitazione messa a disposizione da una famiglia. Finalmente, all’inizio del 2013 sono entrate nella loro casa religiosa. La cerimonia ufficiale di apertura della Casa e della Scuola è avvenuta il 4 maggio 2013.

A Pavumba, villaggio di pescatori, le Piccole Ancelle si dedicano con amore e delicata attenzione alla formazione dei bambini che frequentano la loro scuola, e realizzano una significativa collaborazione con il Parroco, sia attraverso le varie forme di catechesi che nella ricerca di risposte adeguate e concrete ai bisogni spirituali e materiali delle persone e delle famiglie.

Nel 2011, il Vescovo di Jasi – Romania, Petru Gherghel ha invitato la Famiglia religiosa a collaborare nella conduzione di una casa di accoglienza per persone anziane realizzata dalla Caritas Diocesana a Gheraesti. La cerimonia inaugurale dell’Opera è stata celebrata con molta solennità e partecipazione il 30 aprile 2011.

Nello stesso anno 2011 l’Istituto si è arricchito di una nuova entità in Italia, località Palazzo di Assisi, consona al carisma istituzionale perché sede di una Scuola per l’Infanzia. è una donazione delle Suore “Figlie di Sant’Eusebio di Vercelli”. Le Religiose, per motivi interni, hanno deciso di lasciare la casa con la scuola che per più di 50 anni hanno diretto.

Attraverso il Vescovo di Assisi, Eccellenza Domenico Sorrentino, che era a conoscenza del nostro desiderio di occupare un piccolo spazio nei luoghi francescani, siamo state contattate e, dopo alcuni incontri, il 28 luglio 2011, a Vercelli, è stato firmato l’Atto Notarile di donazione della struttura e dell’attività scolastica.

Le Sorelle che costituiscono la Comunità religiosa in Palazzo di Assisi si sono inserite bene nel contesto territoriale ed ecclesiale e vivono con molto impegno la loro missione educativa e la collaborazione parrocchiale.

 

Regola del Terz'Ordine Regolare e le Costituzioni delle Piccole Ancelle di Cristo Re

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